Approcci innovativi alla biosicurezza per la tutela della salute dell’uomo e dell’ambiente
Il contesto
Il rapido progresso delle biotecnologie ha portato a grandi innovazioni nel campo della salute, dell’industria e dell’agricoltura, con evidenti ricadute nel campo della biosicurezza.
In campo biomedico le biotecnologie hanno dato il contributo più significativo, in termini sia di prodotti terapeutici, sia di ricerca e sviluppo. L’ingegneria genetica è utilizzata per produrre vaccini, antibiotici, anticorpi terapeutici, e per lo sviluppo di terapie geniche. La rapidità di sviluppo di nuove biotecnologie non è però accompagnata da un altrettanto rapido aggiornamento delle normative sulla biosicurezza, sebbene il biotech rappresenti uno dei settori di ricerca avanzata in cui c’è necessità di sviluppare delle linee guida e delle regolamentazioni atte a tutelare la salute dell’uomo, degli animali e dell’ambiente. In particolare, la promulgazione di norme comunitarie, che armonizzino le strutture legislative ed amministrative dei diversi Stati Membri dell’UE per regolamentare l’utilizzo di biotecnologie, i piani di verifica e controllo, la vigilanza sulla gestione dei rifiuti e l’organizzazione di misure di emergenza, consente di ridurre la probabilità che si verifichino eventi avversi.
ll progetto
Le normative Europee e nazionali individuano la formazione, la motivazione e lo scambio di informazioni come strumenti principali per garantire la biosicurezza.
Per questo motivo nasce il progetto “Approcci innovativi alla biosicurezza per la tutela della salute dell’uomo e dell’ambiente “, che vede coinvolti l’INAIL e due enti di ricerca italiani, la Fondazione Santa Lucia I.R.C.C.S. e l’Istituto di Biologia e Biotecnologia Agraria del CNR, per creare una rete tra gli operatori del settore, gli esperti di biosicurezza e le Istituzioni, per favorire lo scambio di esperienze, motivare alla cultura della prevenzione e fornire formazione ed informazione sulla normativa e le buone pratiche di laboratorio per l’utilizzo delle biotecnologie.
Gli obiettivi
- accrescere la cultura e le competenze per la prevenzione e la tutela della salute e dell’ambiente in caso di uso confinato di MOGM: con la creazione di una rete tra i RSPP degli Atenei e Aziende ospedaliere e le Istituzioni per un efficace e sistematico confronto sulle conoscenze di base e sulle nuove evidenze lavorative che possono emergere in realtà così inevitabilmente “fluide”, in ottemperanza al D.lgs.206/2001;
- sviluppare e mettere a disposizione della rete una piattaforma digitale che raccolga, elabori e proponga materiali informativi relativi alle figure professionali, alle fasi lavorative, ai profili di rischio, alle strategie di prevenzione con particolare riferimento ai settori delle aziende sanitarie, universitarie ed ospedaliere;
- sviluppare specifici dispositivi ingegneristici per monitorare in continuum il benessere lavorativo. Tali dispositivi potrebbero essere considerati utili misure di contenimento alternative nel caso di carenze impiantistiche di strutture obsolete;
- formare e sensibilizzare le aziende sanitarie, universitarie ed ospedaliere, ai fini di assicurare il rispetto della Direttiva 2009/41/CE da parte degli utilizzatori di tecniche biotecnologiche.
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